Dragon Ball Final Evolution


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PLAYSTATION 2


:: DRAGON BAL Z BUDOKAI ::


"Dragon Ball Z - Budokai" fa parte della categoria dei picchiaduro in 3D a schermo fisso. Le opzioni propongono il consueto assortimento Duello, Allenamento, Incontro Mondiale e Storia, queste ultime due fondamentali per divertirsi anche in single player e per sbloccare i personaggi per le altre modalità. L'opzione Storia pare costruita come un episodio dei cartoni animati, con la sigla, il titolo e fantastiche scene di intermezzo. L'atmosfera è proprio quella di un episodio, ed anche la trama. Il comparto grafico e sonoro di buon livello è anche affiancato in Dragon Ball Z: Budokai da un gameplay capace di farsi notare. Pur presentando un buon numero di personaggi e di tecniche di offesa e difesa, i vari appassionati dei giochi di lotta non saranno però saziati da questo videogioco. Diverso il discorso per i fan dell'opera giapponese di Akira Toriyama, che troveranno il gioco meritevole dell'acquisto, vista la presenza dei loro beniamini preferiti e di una certa godibilità delle scene di intermezzo, assolutamente simili agli episodi televisivi. La vicenda è divisa in ben tre avvincenti saghe (Saga dei Saiyan, Saga di Freezer e Saga di Cell), nel più perfetto stile del cartoon.

VOTO : 6.5 su 10
Non male come inizio e anche se è oramai un gioco abbastanza superato , ancora oggi può regalare ore di sano divertimento . Apprezzabili le scene di intermezzo , stranamente mai più riprese nei titoli successivi in cui si è preferito optare per una narrazione tutt'altro che coinvolgente . Benino la grafica , buona la longevità con un gameplay purtroppo ancora poco diversificato . Comunque , non c'è male !


:: DRAGON BAL Z BUDOKAI 2 ::

Dopo poco meno di un anno, Bandai ha finalmente deciso di offrire attraverso "Dragon Ball Z -Budokai 2" l'intera saga di Dragon Ball Z comprendendo finalmente la saga di Majin Bu rimasta inspiegabilmente esclusa dal precedente episodio.La strana alchimia che pareva legare le produzioni di videogames ispirati agli anime a risultati mediocri, sembra aver lasciato il posto ad un nuovo modo di concepire questo genere di titoli. Dragon Ball Z Budokai 2 ne è un' ulteriore conferma; in virtù di concept grafico più che discreto e di un sistema di gioco piuttosto particolare, l'ultima fatica targata Bandai merita di sicuro l'ingresso nella top 10 dei titoli ispirati a questo genere. Indubbiamente non ci troviamo ancora di fronte ad un capolavoro in senso assoluto ma bisogna ammettere che il nuovo Dragon Ball Z Budokai 2 ha eseguito un deciso balzo in avanti.

VOTO : 7 su 10
Il passaggio dal primo al secondo capitolo della serie ha dato ai programmatori la possibilità di rivedere profondamente il concept grafico del gioco e di servirsi del sistema di cel shading, decisamente azzeccato per un titolo ispirato ad un anime. In virtù di un intenso lavoro in sede di programmazione tutti i personaggi risultano praticamente identici alle loro controparti di celluloide , riproponendone alla perfezione sia le splendide animazioni durante i combattimenti che le simpatiche quanto colorite espressioni che da sempre caratterizzano le serie di Toriyama. Bene , abbastanza bene direi ! ,


:: DRAGON BAL Z BUDOKAI 3 ::

Dragon Ball Z Budokai III si presenta ai nastri di partenza come un lontano parente del titolo uscito quasi un anno prima. L'ultima fatica del team Dimps appare infatti migliorato sia nella modalità di gioco principale, che sotto il profilo più squisitamente tecnico. Come ampiamente accennato in sede di anteprima, Budokai III rappresenta una sorta di cammeo celebrativo della serie creata da Toriyama, presentando conseguentemente sia i nemici più carismatici degli OAV (Bardak, Cooler e Broly su tutti) che alcuni fra i protagonisti dello spin off Dragon Ball GT. La grande novità del titolo distribuito da Atari è però rappresentata dalla modalità di gioco principale, ribattezzata per l'occasione Dragon Universe. Dal punto di vista tecnico , Dragon Ball Z Budokai III fonda ancora una volta le proprie radici su un comparto tecnico all'altezza della situazione. Il nuovo lavoro dei Dimps ci propone, ancora una volta, personaggi pressoché identici alla loro controparte di cellulosa, realizzati tramite la tecnica del cel shading. Il tempo intercorso tra il precedente episodio e questo nuovo capitolo ha inoltre permesso al team di sviluppo di “affinare la tecnica”, elemento che si traduce in disegni molto più marcati e definiti rispetto allo standard a cui eravamo abituati. In senso positivo si segnala la presenza di nuove animazioni per ciascun personaggio mentre, in senso negativo, si evidenzia la sporadica comparsa di muri “invisibili” che delimitano l'arena di combattimento . Per gli amanti dell'anime è inoltre importante segnalare che il lavoro di traduzione è stato limitato esclusivamente alla parte relativa ai testi in game, lasciando inalterato tutto il comparto audio localizzato come sempre in lingua inglese .



VOTO : 8,5 su 10
Ci sono occasioni in cui un videogioco diventa famoso più per il background narrativo che per l'effettiva qualità del gioco. Non è il caso di Dragon Ball Z Budokai III, un titolo capace di proporre alla perfezione il concept dell'anime, elevandolo alla massima potenza. Un must per gli amanti della serie e per chi è alla ricerca di qualcosa di diverso dal solito beat em up. Fra le ultime produzioni legate al mondo del Drago, Dragon Ball Z Budokai III rappresenta con ogni probabilità l'esperimento più riuscito, un'opera in grado di riproporre in formato digitale la vera essenza dell'anime creato da Toriyama . Un gran gioco , il picco più elevato di una serie mai giunta così in alto !


:: DRAGON BAL Z BUDOKAI TENKAICHI ::

Negli ultimi anni capita sempre più di frequente, che talvolta si presenti un gioco su licenza realizzato da gente capace di ricreare veramente sullo schermo l'emozione dell'originale: è probabilmente il caso di questo Dragonball Z Budokai Tenkaichi, che forte dell'esperienza dei tre precedenti Tenkaichi cerca e riesce a trasmettere al giocatore l'emozione di combattere effettivamente nei panni di Goku, Vegeta e soci. Detto questo, diciamo subito che questo ultimo lavoro di Atari-Spike su licenza Bandai e costituito principalmente sullo scheletro della serie “Z” di Dragonball, ossi quella che va dall'avvento di Radish e dei Saiyan sino alla sconfitta di Kid Bu sul pianeta di Kaioshin. Ciononostante, il gioco strizza l'occhio e comprende in se anche tutta la produzione “OAV”, sia per quanto concerne i capitoli precedenti sia per quanto concerne i successivi. Ma come si svolge un combattimento? Beh, la mappa di gioco è realizzata completamente in 3D (ovviamente col sistema del Cell Shading) ed in essa il giocatore (o i giocatori in split screen) può muoversi liberamente in tutte le direzioni, correndo in avanti o lateralmente e levitando verso l'alto e verso il basso. La prima cosa da fare è quella di individuare l'avversario e effettuare un “lock” su di lui: in molti scontri si parte giù l'uno di fronte all'altro ed essendo in linea visiva è sufficiente premere un tasto, mentre in altri bisogna letteralmente cercarsi.Tecnicamente parlando, DBZBT splende di luce propria: i modelli 3D dei personaggi sono realizzati egregiamente, ancora più dettagliati dei già rimarchevoli precedenti capitoli, a dimostrazione che gli sviluppatori hanno cominciato a capire che non è sufficiente schermarsi dietro all'applicazione del Cell Shading per poter pretendere di aver fatto un bel lavoro. Cell Shading che, comunque sia, è applicato egregiamente, con un dettaglio di textures da OAV e un utilizzo notevole delle luci in tempo reale. Le mappe non sono sempre vastissime, purtroppo, e questo talvolta limita la possibilità di “sfuggire al nemico” in caso di necessità, ma sono tutte realizzate con dovizia di particolari, e la possibilità di poter distruggere gran parte del contesto non è certo una features da buttare via. La fluidità è sempre garantita, e le animazioni, anche se a volte ripetitive, sono tutte ben realizzate. Anche la colonna sonora gioca piacevolmente il suo ruolo, così come i doppiaggi disponibili tanto in inglese quanto in giapponese.




VOTO : 7,5 su 10
Un simile cambio di rotta non se l’aspettava nessuno, anche se può darsi che Budokai Tenkaichi rappresenti solo un “intermezzo” per spezzare la monotonia che un picchiaduro “puro” come Budokai inevitabilmente crea. Il prodotto sviluppato da Spike è certamente sostanzioso e molto longevo, con i suoi cento personaggi e una modalità “storia” davvero ricca. Inoltre si concentra sull’aspetto “dinamico” di Dragon Ball e per questo non è da disprezzare, visto che apre a tutta una serie di situazioni precluse alla meccanica “rigida” di Budokai. Probabilmente la giovinezza del progetto ha portato con sé i problemi nelle collisioni, nella visuale e nella risposta ai comandi, problemi che fortunatamente vengono evidenziati solo in alcuni casi e che non minano la godibilità di un titolo che i fan di Goku e Vegeta aspettavano da tempo. Un titolo dotato di un grande spessore e di un’ottima realizzazione tecnica, che a conti fatti mostra il fianco solo nei risvolti “spettacolari” che un tie-in di Dragon Ball dovrebbe sempre e comunque possedere. E in gran quantità.


:: SUPER DRAGON BAL Z ::

Citare Dragon Ball equivale a fare riferimento all'anime più abusato in ambito ludico degli ultimi anni, una tradizione destinata fra l'altro a protrarsi ancora per qualche tempo considerando l'imminente uscita di altri presumibili capitoli della serie Tenkaichi nonché di Super Dragon Ball Z. Il titolo in oggetto non è comunque da considerarsi del tutto nuovo, visto che trattasi della conversione dell'omonimo coin op disponibile già da qualche tempo in Giappone e finalmente fruibile anche in Europa grazie a Sony ed alla sua Playstation 2.La principale modalità di gioco battezzata Original, che consente di ripercorrere attraverso otto incontri all'ultimo sangue i punti salienti della serie Z (differenti in funzione del personaggio selezionato), evidenzia fin dalle prime battute la vera natura del titolo sviluppato dal team Craft & Meister. Il diretto coinvolgimento dello stesso creatore di Street Fighter 2 - Noritaka Funamizu – fa si che Super Dragon Ball Z si affidi infatti ad una struttura di gioco decisamente lontana da quanto già visto in Budokai prima ed in Tenkaichi poi (se pur ispirato ai medesimi punti cardine), e più vicina ai picchiaduro di “capcomiana” memoria .Quanto sopra descritto si traduce in sintesi con l'assenza pressoché totale di scontri a base di combo in grado di stravolgere la fisionomia stessa del campo di battaglia e continue trasformazioni, in favore di un sistema di combattimento che predilige l'alternanza di combinazioni pugni/calci a cortissima distanza (non disdegnando anche la parata) alle schermaglie a medio e lungo raggio, eseguibili peraltro tramite l'esborso di un determinato quantitativo di energia spirituale accumulabile nell'apposita barra grazie al continuo scambio di colpi con l'avversario. Dal punto di vista tecnico Super Dragon Ball Z propone un comparto grafico all'altezza della situazione. La scelta di affidarsi ancora una volta alla tecnologia del Cel-shading, ha consentito in particolare al team di sviluppo di creare dei cloni pressoché perfetti dei personaggi ammirati sul manga . Rispetto alla serie principale di Budokai Tenkaichi , Super Dragon Ball Z invece presenta una grafica oseremo dire più ispirata e caratterizzata , che ricorda ad un certo punto più il manga che il cartone animato . I personaggi disponibili saranno anche un pò pochi , ma sono realizzati splendidamente e con grandissima cura ! .


VOTO : 7 su 10
Dall'incontro tra Akira Toriyama e Noritaka Funamizu , mente di videogiochi quali Street Fighter e Auto Modellista , è nato un nuovo modo di concepire il picchiaduro con le sfere del Drago . Beh , nuovo , vediamo di non esagerare . Diciamo piuttosto che ha preso forma una visione della faccenda alternativa a quella proposta dalla serie Budokai , che ha fatto incassare ad Atari tanti soldini negli ultimi anni . Ovviamente , trattandosi di un gioco espressamente dedicato ad un fumetto è corretto asserire che soprattutto il pubblico degli amici di Goku troverà in esso mazzata per i propri pugni . Se i cultori di Dragon Ball lo ameranno per il fatto stesso di essere Super Dragon Ball Z , gli altri dovranno coglierne lo stile da "picchiaduro della vecchia scuola" e scoprire come le meccaniche di un classico come Street Fighter possano tornare d'attualità ai nostri giorni . Passando da concetti astratti e nomi altisonanti alla concretezza del DualShock , si scopre come l'abilità manuale torni ad essere il punto focale dell'esperienza ludica . Un picchiaduro tecnico dunque , capace di elargire divertimento a più livelli e di non scontentare l'occhio con le sue arene ben realizzate e i personaggi ottimamente animati . Tutto sommato , se vecchia scuola deve essere , che lo sia in tutto e per tutto ! .

:: Dragon Ball Z Budokai Tenkaichi 2 ::

Seguito del Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi uscito circa un anno fa, Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi 2 è il sesto gioco della saga di Dragon Ball ad approdare su PlayStation 2. Un numero enorme di titoli, tutti dedicati all'anima da picchiaduro di questo anime di successo. Dopo così tanti capitoli all'attivo, Namco Bandai sarà ancora capace di proporre qualcosa di nuovo? .Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi 2 colpisce fin da subito per esaustività: il gioco inizia con il primo incontro di Raditz e Piccolo, continua lungo le saghe di Freezer, Cell e Majin Bu e termina con un excursus nella serie apocrifa GT, portando su schermo praticamente tutti i combattimenti sostenuti da Goku e compagni. Conseguenze di questa scelta sono la discreta lunghezza e l'enorme numero di personaggi presenti, oltre cento. Un'ottima presentazione per il gioco, anche se, con ben cinque episodi all'attivo, dal punto di vista della narrazione questa serie non ha più molto da dire.
Come il suo predecessore, Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi 2 è un picchiaduro dal taglio inusuale, che coglie alla perfezione lo spirito dei combattimenti "oltre ogni limite" della saga. All'interno di ampie arene ricche di ostacoli e nascondigli, gli eroi dell'anime si affrontano in combattimenti senza esclusione di colpi, basati sia su mosse corpo a corpo, sia su potenti attacchi a distanza. I movimenti dei personaggi sono assolutamente "free-roaming" in tutte e tre le dimensioni e i tasti sono opportunamente mappati per offrire tutte le azioni viste in TV: scatti superveloci, volo, caricamento dell'aura, super colpi, schianti a terra, prese e chi più ne ha più ne metta. Tutti i personaggi, pur condividendo un background comune di attacchi e combo, presentano un buon numero di colpi unici e caratteristiche di forza che rispecchiano abbastanza bene il soggetto originale.Oltre al numero dei personaggi e alla completezza narrativa, le principali novità di questo secondo episodio della serie Budokai Tenkaichi risiedono in numerose piccole ottimizzazioni che rendono più bilanciato il sistema di combattimento. Degno di nota anche il lavoro di caratterizzazione dei colpi, decisamente più curato rispetto al primo capitolo. Ultima importante novità: le trasformazioni. Adesso i saiyan, ma anche Freezer o chiunque sia dotato di questo potere, può trasformarsi in diretta nel corso di uno scontro, eventualmente in diverse varianti (per es.: supersaiyan 1, 2 e 3).
Il risultato finale di tutto questo popo' di contenuti è il miglior gioco di Dragon Ball sulla piazza, un titolo divertente e longevo che ricrea fedelmente su schermo il feeling dei combattimenti visti in TV, grazie a una maniacale cura per il dettaglio. Unici difetti di un titolo comunque ottimo: l'assenza di combattimenti di gruppo e qualche rammarico per la monotonia degli schemi di attacco più efficaci, fondamentalmente simili per tutti i personaggi. Problemi tutto sommato di poco conto, se confrontati con un'esperienza di gioco così fuori dagli schemi.


VOTO : 8,5su 10
Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi 2 è la miglior trasposizione di Dragon Ball attualmente disponibile sul mercato. Con degli ottimi effetti grafici e un gameplay sui generis che porta su schermo tutti i poteri dei superguerrieri protagonisti della serie, il gioco Bandai centra il bersaglio, raggruppando in un unico DVD tutto lo scibile sul mondo di Dragon Ball. Oltre cento personaggi per cinque saghe, più numerosi extra e generose possibilità di personalizzazione, fanno di Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi 2 un titolo imprescindibile per tutti gli amanti di questa serie, a patto che non si siano annoiati di rivivere ogni volta la stessa storia.

:: Dragon Ball Z Budokai Tenkaichi 3 ::

La saga Budokai tenkaichi fa il suo attesissimo ritorno su PS2 con il cast di personaggi più completo che si sia visto finora. L'attesissimo terzo episodio della migliore serie di picchiaduro mai dedicata a Dragon Ball comprende tutte le modalita' e le caratteristiche del precedente Budokai T.,con in più nuovi elementi. Alla modalita' principale,denominata Storia del Drago,in cui potrai ripercorrere la trama del capolavoro di Toriyama nelle saghe dei Sayan e di Freezer e affrontare combattimenti inediti nella Saga Speciale,si affiancano Battaglia Suprema,che offre sfide di vario tipo,Tour Mondiale del Drago,dedicata ai tornei,e Duello.
Dragon Ball Z Budokai Tenkaichi 3 stupisce principalmente per l'immenso numero di personaggi giocabili : infatti essi si aggirano sui 160 (!!!), ognuno dotato delle proprie mosse caratteristiche e colpi speciali . Oltre ai soliti Goku, Trunks e Piccolo, troveremo infatti anche il vile Spopovitch, il micidiale Yamu, il padre di Vegeta, Broly (nelle tre versioni, ossia normale, super saiyan e super saiyan leggendario) ed il perfido mago Babidy, incluse alcune new-entry create appositamente per l’occasione (e mai apparse nell'opera originale di Toriyama). Inoltre, avanzando all’interno del gioco, potremo mettere le mani su diversi costumi inediti per i personaggi (tra questi, potremo indossare il completo di Goku visto al suo ritorno dal pianeta Namek dopo lo scontro con Freezer, oppure la versione dell’Androide 18 mentre veniva assorbita dal perfido Cell). Tutto questo ben di Dio di personaggi potrà essere sbloccato giocando la modalità "Mondo del Drago", modalità attraverso la quale potremo ripercorrere le gesta di tutti gli eroi presenti nel fumetto, muovendoci in un mondo certo non troppo convincente sul lato grafico, ma che rappresenta un punto di svolta per ciò che fino ad ora aveva caratterizzato la serie.
Ovviamente ricreare in un unico dvd il contenuto di più di 300 episodi è praticamente impossibile, per questo motivo chi segue il cartoon avrà un po' di amaro in bocca nel constatare come la trama scorre via per sommi capi e che determinati passaggi della storia (così marcati sia nel fumetto che nel cartone animato) vengano completamente stravolti, in ogni caso non possiamo fare a meno di premiare la buona volontà degli sviluppatori per l’impressionante quantità di materiale che sono riusciti a proporci in un unico titolo. Visivamente Budokai Tenkaichi 3 si conferma ancora una volta perfettamente allineato all'anime: i modelli poligonali realizzati riproducono egregiamente i personaggi che tanto abbiamo imparato ad amare. Goku e Soci sono realizzati con l'inossidabile tecnica Cel Shading, colorati con tinte sgargianti, proprio come quelli del celeberrimo anime ed animati con molta attenzione alla riproduzione delle morfologie tipiche di ognuno di loro.
Unici lati un pò sottotono riguardano la riproduzione 3D del mondo di gioco in cui ci sposteremo che si riduce essenzialmente a dunette e colline con un numero davvero basso di poligoni e il fatto che le numerose cut-scene pre-scontro siano composte esclusivamente da dialoghi statici tra vignette, mentre magari qualche filmato tratto dal cartone non avrebbe guastato.

VOTO : 8,5su 10
Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi 3 al momento è sicuramente (assieme allo strabiliante Burst Limit) , il miglior gioco mai realizzato ispirato alla serie e quindi un acquisto pressoché obbligato per chi con le avventure di Goku & Co. ci è cresciuto: 150 personaggi giocabili, nuove opzioni di gioco, story mode rivisto e ampliato , una grafica discreta sono solo alcuni degli aspetti più invitanti per un prodotto che si conferma ancora una volta come uno dei migliori tie-in ispirati ad un manga mai realizzati. Per tutti gli altri, Tenkaichi 3 rimane comunque un prodotto consigliatissimo che, seppur incapace di reggere il confronto con serie più blasonate, è in grado di regalare numerose soddisfazioni. L'epopea dei Sayan su Ps2, insomma, non poteva concludersi in modo migliore.






:: Dragon Ball Z: Infinite World ::
Dragon Ball Z: Infinite World ha il difficile compito di porre fine in modo per lo meno dignitoso alla presenza di questa saga su PlayStation 2, riesumando nella fattispecie gli sviluppatori Dimps che, a partire dal 2005, era stati sostituiti da Spike.
Inserito il dvd del gioco, ci si accorge fin dalle prime battute che già dalla impostazione del menu restiamo ancorati ai classici elementi ormai consolidati.
Il solito (ottimo) video di presentazione, i soliti colori sgargianti, ma purtroppo non le solite modalità, visto che rispetto al passato risultano assenti parecchie opzioni che contribuivano a rendere più vario questo picchiaduro.
Descrivendole nel dettaglio avrete a disposizione:
Duello del Drago, tradizionalmente inteso come scontro tra voi e la CPU o contro i vostri compagni, Addestramento, ossia la consueta opportunità per sgranchirvi i pollici e provare alcune combo, Sala del guerriero dove poter acquisire strumenti per personalizzare i vostri combattenti. Vi sarebbe un'ulteriore modalità extra, ma non la considereremo in tale sede per non rovinarvi la sorpresa. Ultima nella lista ma prima per importanza, ecco a voi la Missione del Drago, dove è narrata la storyline principale e attraverso la quale potrete partecipare ai maggiori eventi e situazioni. Al suo interno troviamo infatti una buona quantità di tutorial, senza i quali ci si sente realmente un po' smarriti nell'utilizzo degli incredibili poteri in dotazione ai personaggi. Oltre a queste utili missioni di addestramento per il giocatore, la principale modalità single-player, da affrontare rigorosamente nei panni di Goku, è stata riempita con classici duelli contro i cattivi della serie animata e sfide "alternative" somiglianti a mini-giochi. In una missione ad esempio dovrete percorrere il Serpentone entro un tempo limite, in un’altra dovrete riuscire ad acciuffare l’indisponente scimmia di Re Kaio, in un’altra ancora sarete chiamati ad allenarvi premendo con il giusto tempismo i tasti richiesti. Il problema principale di questa variante consiste in un sistema di telecamere da capogiro, incapace di inquadrare in maniera stabile e costante.
In quanto al gameplay nudo e crudo, il tasso di sfida è decisamente elevato e fatori come il tempismo, l’uso delle mosse speciali e accurate contromosse da adottare sono assolutamente necessarie.
Nulla è lasciato al caso, il vostro avversario è senza pietà, sembra sapere sempre quando è il momento buono per attaccarvi e quando invece quello di fuggire lontani o difendersi. Come se non bastasse ha l’abilità di usare con estrema frequenza e scrupolosa attenzione i colpi speciali, quelli per intenrci che potrebbero lasciarvi a terra in pochi istanti se non riuscirete ad evitarli in tempo. I comandi appaiono semplici ma vanno ricordati alla perfezione per sperare in una vittoria.
Questo approccio così complesso potrebbe scoraggiare i neofiti, che si troveranno a subire in tutte le occasioni e da qualsivoglia avversario.
Per quanto riguarda l'aspetto tecnico, graficamente il cell shading fa ancora la sua gran figura, rendendo i guerrieri molto simili alle loro controparti animate. Sorprende la qualità dei poligoni e delle textures, così come un livello di dettaglio molto più che sufficiente. Un applauso anche alla riuscitissima palette cromatica, che di certo non passa inosservata.
In virtù dei difetti espressi in precedenza, il gioco non riesce a classificarsi al primo posto tra i numerosi episodi di Drago Ball Z apparsi su PS2, risultando meno convincente sia dal punto di vista del gameplay che della longevità, elementi chiave nel considerare un filone che ormai ha ben poco da offrire in quanto a novità.

VOTO : 6su 10
Dragon Ball Z Infinite World è un episodio superfluo, capace solo di fare numero piuttosto che portare reali novità di gioco. Le modalità sono inspiegabilmente scese quantitativamente, i combattimenti appaiono meno godibili e, in generale, si ha la sensazione che qualcosa non sia andato come avrebbe dovuto.
Il gameplay prova a distaccarsi dalla collaudata formula del passato, ma per farlo percorre una strada senza via d'uscita, offrendo meno soluzioni per l'utente e un approccio molto meno immediato rispetto alla norma.
Il livello qualitativo non rischia l’insufficienza, però se davvero cercate il miglior rappresentante di Dragon Ball Z puntate senza timori su Budokai Tenkaichi 3. State certi che non ve ne pentirete.

PSP


:: Dragon Ball Z Shin Budokai ::


Quando si parla di Dragon Ball, si parla anche di Akira Toriyama: un connubio indissolubile che ha fatto le fortune tanto della creatura quanto del sue creatore, anche grazie all'esplosione del fenomeno manga a livello mondiale e a un tratto di matita che, pur non rinunciando agli elementi basilari della scuola giapponese, ha saputo modificarsi con il corso del tempo e strizzare l'occhio in modo convinto anche al gusto occidentale.Ecco che Dragon Ball Z: Shin Budokai, debuttante su PSP, tenta di carpire i punti di forza di quello che è tutt'ora considerato come il migliore episodio della serie, variandone il ritmo per adattarlo alle necessità di una console portatile: il gioco è infatti sensibilmente più dinamico rispetto al passato, soprattutto grazie all'introduzione dell'Aura Burst, una nuova tecnica che permette di "consumare" parte della propria energia spirituale per eseguire veloci balzi in avanti o efficaci tecniche di schivamento, donando una maggiore profondità nella gestione del combattimento ravvicinato. Rimanendo fedele alla vena spettacolare del cartone animato, Dragon Ball Z: Shin Budokai permette per la prima volta di trasformare il proprio lottatore durante il corso del combattimento, per quanto tale possibilità sia limitata ad una singola opportunità per incontro: in questo modo è tuttavia lecito attingere dalle infinite risorse fisiche dei Super Sayan come Goku e Vegeta per trasformarsi in robusti ragazzoni da capelli biondo-elettrico e adeguare il proprio livello di potenza a quello dell'avversario.Eliminate le scene cinematiche al rallentatore che accompagnavano in passato i colpi più significativi, è ora potenzialmente possibile schivare qualsiasi attacco portato dall'avversario, sia questo costituito da un semplice affondo come una devastante Kamehameha, ora eseguibile in tempo reale. La reale delusione costituita dal gioco è tuttavia individuabile nella scarsa proposta di contenuti: a parte le solite modalità narrative e arcade, Dragon Ball Z: Shin Budokai presenta un totale di diciotto lottatori, quattordici dei quali già immediatamente a disposizione dell'utente, e una modesta selezione di gadget da acquistare nel relativo negozio. Il vero problema è però dato dalla mancanza di una modalità di gioco online o di una funzione di download dei contenuti, entrambe trascurate in favore di una più limitativa connessione Wi-Fi.


VOTO : 7,5su 10
Rispetto a titoli simili già apparsi su PSP, come Street Fighter Alpha 3 MAX o Vampire Chronicle: The Chaos Tower, il titolo Atari parte più o meno alla pari ma finisce per pagare dazio a causa di un minore carisma generale dei personaggi e alla parsimonia dei contenuti proposti. Dragon Ball Z: Shin Budokai è comunque un picchiaduro solido e veloce, che avrebbe giovato di una modalità di combattimento online, ma che rimane consigliato a tutti i fan del mito creato da Akira Toriyama.

:: Dragon Ball Z Shin Budokai 2 ::

Dopo aver riproposto in chiave ludica ogni evento, ogni singola situazione dell'anime e dei numerosi OAV annessi, in casa Atari devono aver pensato che fosse giunto il momento di dare una bella rinfrescata ad una serie che nonostante il nutrito seguito di aficionados, vanta comunque oltre ventitrè anni di onorata carriera. Il risultato prende il nome, o forse sarebbe meglio dire il suffisso, di Shin Budokai 2, seguito per PSP di quel Dragon Ball Z uscito esattamente un anno orsono.Il plot narrativo alla base della modalità principale denominata non a caso “un'altra strada”, sfrutta a dovere il paradosso temporale venutosi a creare nella saga di Cell con l'arrivo dal futuro del figlio di Bulma e Vegeta, Trunks. In questa occasione, e contrariamente a quanto già visto nell'anime, dopo esser tornato indietro nel tempo ed aver salvato Goku da una grave quanto rarissima malattia (e messo così fine a quella tragica catena di eventi che avrebbero trasformato il mondo in un immenso quanto desolato campo di battaglia), il nostro protagonista sarà di fatto costretto a far fronte ad una nuova quanto imprevista minaccia causata dalla comparsa nel futuro di Majin Boo, Darbula e dei fantocci del mago Babidi, creati ad immagine e somiglianza dei più forti combattimenti dell'universo. Per far fronte ad una situazione a dir poco disperata, il giovane Sayan dovrà dunque viaggiare ancora una volta indietro nel tempo e chiedere nuovamente l'aiuto di Goku e di tutti i personaggi “positivi” della serie.
Fortunatamente, Dragon Ball Z Shin Budokai eccelle ancora una volta sul piano del combattimento vero e proprio. In questo caso il team di sviluppo ha infatti evitato di stravolgere una struttura di gioco di per se già vincente, limitandosi a limare ove possibile i problemi determinati da un sistema di inquadrature non sempre reattivo e migliorando ulteriormente la velocità dell'azione durante gli scontri a brevissima distanza.

VOTO : 7,5su 10
Dragon Ball Z Shin Budokai 2 conferma le medesime buone sensazioni del prequel, offrendo nello specifico animazioni fluide e veloci, personaggi ben definiti e particolarmente ricchi sotto l'aspetto poligonale, effetti di luce e varietà cromatica più che apprezzabile e soprattutto un motore grafico decisamente solido e capace di gestire anche le situazioni più concitate senza apparente fatica. Un buon gioco , che consolida la oramai ottima tradizione creatasi con l'avvento del primissimo Dragon Ball Z Budokai .

Xbox 360 - PlayStation 3


:: Dragon Ball Z Burst Limit ::

In molti sono rimasti stupiti alla visione delle prime immagini del nuovisimo Dragon Ball Z - Burst Limit , primo titolo per le consolle di nuova generazione che prometteva (e promette) sostanzialmente un grande salto di qualità a tutti gli effetti , capace di ripercorrere degnamente le avventure di Goku & Co. con un comparto grafico stellare e una giocabilità praticamente infinita . Le attese per questo titolo erano molte : oggi con orgoglio possiamo finalmente metterci le mani e dare una risposta definitiva alle speranze di tanti .
Dopo una breve introduzione, il gioco mette a disposizione un menu abbastanza classico. Troviamo una modalità storia (“Cronache Z”), che consente di ripercorrere la saga di Dragon Ball Z fino allo scontro con Cell. Una modalità Versus, per organizzare una veloce sfida uno contro uno, con la COM o contro un amico (in locale o via Xbox Live). Un dettagliato tutorial, che attraverso la crescita di Gohan ci fa prendere confidenza con tutti i controlli fondamentali. Una sezione Prova, in cui troviamo tre diverse modalità di gioco, come ad esempio il survival. Un’area dedicata all’allenamento ("Training"), che permette di combattere a tempo indefinito contro un avversario a scelta, senza che la salute diminuisca.Sono inizialmente disponibili tre livelli di difficoltà, e un numero limitato di guerrieri e arene di combattimento. Affrontando la modalità storia vengono sbloccati molti contenuti, quindi nuovi personaggi, nuove location e tre livelli di difficoltà aggiuntivi.
Dal punto di vista del gameplay ,controlli sono complessivamente piuttosto semplici, altra caratteristica mutuata dalla tradizione più recente: i vari personaggi hanno ovviamente caratteristiche diverse e differenti tecniche, ma nella maggior parte dei casi esse sono attivate da combinazioni ricorrenti di tasti, peraltro piuttosto semplici da ricordare e mettere in atto. Non manca, come di consueto, la possibilità di spostarsi in aria: non solo si può decollare alzandosi di qualche metro da suolo .Ne beneficia la varietà visiva dell’ambientazione, che nel corso dello stesso combattimento può mutare radicalmente.
I p
unti di forza del titolo sono certamente gli strepitosi modelli poligonali dei personaggi, davvero incredibilmente ben fatti, tali da superare in qualità di animazione, colori e pulizia d’immagine perfino il cartone animato: ci sono momenti emozionanti, come Goku rabbioso e Super Sayan che urla la sua furia a Freezer, veramente incredibili. Il gioco scorre veloce e coloratissimo, senza mai un rallentamento, con animazioni fluide e continue, qualsiasi cosa accada su schermo. Il risultato finale é davvero ineccepibile: come per “Eternal Sonata”, non sembra “quasi” un cartone, ma lo è a tutti gli effetti.
Dragon Ball Burst Limit è un buon titolo, a patto di essere conoscitori della serie. Graficamente il gioco è un cartone animato interattivo: le cut-scenes ed i filmati introduttivi e finali, anche se brevi, sono talmente ben fatti da emozionare profondamente chi li guarda. Pochi difetti, tutti marginali, non intaccano quella che è una resa video pulita, colorata ed incredibilmente animata. La musica e gli effetti sonori sono allo stesso livello, solo un passo indietro quelle in-game, e accompagnano degnamente questa meraviglia per gli occhi. La giocabilità, abbandonate le innovazioni introdotte nella serie “Budokai Tenkaichi”, ritorna al principio fondante del combattimento vero e proprio. Burst Limit diverte e soddisfa, con una meccanica di gioco della quale ci s’impadronisce facilmente ed alla portata di tutti, ma che a livelli avanzati mostra come il tatticismo, la velocità di reazione e l’abilità siano assolutamente necessari. Anche senza impreziosire il panorama videoludico, ma anzi riproponendo una formula collaudata, il videogioco è da lodare. Con una modalità single player breve ma rigiocabile, il titolo Atari è comunque espressamente dedicato e creato per giocare in multiplayer, online o in coppia, sullo stesso schermo. Così da dimostrare finalmente a tutto il mondo chi è davvero il guerriero più forte dell’universo.

VOTO : 8 su 10
Un nuovo inizio: è questo Dragon Ball Z Burst Limit , un titolo spettacolare , forse non del tutto appagante a causa della sua brevità , ma nonostante ciò rappresenta un punto da cui ricominciare grazie alle immense qualità dimostrate e consolidate con questo imperdibile primo capitolo. E' innegabile che questo Dragon Ball Z: Burst Limit metta in luce delle potenzialità ancora avvolte dal mistero e solo in minima parte rivelate. La realizzazione tecnica offre un comparto grafico eccellente e fedelmente ispirato all’anime grazie ad un character design a tratti perfetto, che rende onore alle controparti animate dei personaggi creati da Akira Toriyama.
Di più spanne avanti rispetto agli enciclopedici ma molto rozzi Budokai Tenkaichi per PS2 , da cui ci si è distaccati per offrire oggi forse meno quantità , ma innegabilmente tanta qualità .
Un titolo dunque imperdibile , che non tradisce le attese e guarda quanto mai fiducioso ad un inevitabile (e necessario) secondo capitolo .





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